Benedetto sia ’l giorno, e ’l
mese, e l’anno,
e la stagione, e ’l tempo, e l’ora, e ’l punto,
e ’l bel paese, e ’l loco ov’io fui giunto
da’ duo begli occhi che legato m’hanno;
5e benedetto il primo dolce affanno
ch’i’ebbi ad esser con Amor congiunto,
e l’arco, e le saette ond’i' fui punto,
e le piaghe che ’nfin al cor mi vanno.
Benedette le voci tante ch’io
10chiamando il nome de mia donna ho sparte,
e i sospiri, e le lagrime, e ’l desio;
e benedette sian tutte le carte
ov’io fama l’acquisto, e ’l pensier mio,
ch’è sol di lei, sì ch’altra non v’ha parte.
e la stagione, e ’l tempo, e l’ora, e ’l punto,
e ’l bel paese, e ’l loco ov’io fui giunto
da’ duo begli occhi che legato m’hanno;
5e benedetto il primo dolce affanno
ch’i’ebbi ad esser con Amor congiunto,
e l’arco, e le saette ond’i' fui punto,
e le piaghe che ’nfin al cor mi vanno.
Benedette le voci tante ch’io
10chiamando il nome de mia donna ho sparte,
e i sospiri, e le lagrime, e ’l desio;
e benedette sian tutte le carte
ov’io fama l’acquisto, e ’l pensier mio,
ch’è sol di lei, sì ch’altra non v’ha parte.
PARAFRASI
Sia
benedetto il giorno, il mese e l'anno
Sia
benedetto il giorno, il mese e l'anno,
e
siano benedette le stagioni, il tempo, le ore e le strade,
e
sia benedetto il bel paese, che è il luogo dove io
fui
condotto da due bei occhi che mi hanno innamorato;
e
sia benedetto l'amore carnale
che
conobbi quando mi innamorai,
e
sia benedetto l'arco e le saette di cupido da cui fui colpito,
e
le ferite d'amore che mi arrivano al cuore.
Siano
benedette le tante voci che ho sparso in tutte
le
direzioni chiamando il nome della mia donna,
e
siano benedetti i sospiri, le lacrime e il desiderio d'amore;
e
siano benedette tutti i miei scritti che mi danno
e
mi daranno fama, e sia benedetto ilmio pensiero,
che
è rivolto solo a lei ed a nient'altro.
In
questo sonetto Petrarca racconta il luogo e il modo in cui vide per la prima
volta Laura. Non è una dichiarazione d’amore: il poeta esprime infatti il suo
dissidio interiore. Racconta il momento in cui fu colpito dalle frecce
dell’Amore. Benedice tutti i sentimenti che lo legano alla donna concludendo
che Laura è l’unica donna che può averne parte.
Nel
sonetto “Benedetto sia ‘l giorno e ’l mese e l’anno”si capisce che Petrarca
associa l’incontro avvenuto con Laura ad un fatto non casuale, un evento
guidato da una volontà ineluttabile,associandolo ad un miracolo;il sonetto
strutturato in maniera simmetrica viene rafforzato
dall’enumerazione(elenco:e,e,e,….)e dalle ripetute anafore all’inizio delle
quartine e terzine,le quali riprendono il termine “benedetto”. Viene ripreso lo
stile stilnovistico,in quanto ogni riferimento a Laura viene commemorato e
idealizzato;ritorna l’ immagine della donna,creata dal sogno,dalla fantasia e
dalla memoria. Il poeta benedice anche i momenti negativi della propria
esistenza, sottolineando il concetto di donna,come essere superiore rispetto
all’uomo,la quale dona gentilezza d’animo. Egli non mostra rimpianti nel
descrivere le sue sofferenze,anzi sembra andarne fiero,forse perché dimostrare
la propria sensibilità verso Laura rendeva il suo corteggiamento più
limpido,accentuando l’idea di un amore inappagato. In antitesi vi è l’altro
sonetto,nel quale l’autore si accorge della propria debolezza di volontà,non
riuscendo a non amare Laura,e così invoca pietà verso Dio,confessando la sua
tremenda passione che divampa nel suo cuore, nel guardare con meraviglia i suoi
movimenti troppo attraenti. Chiede al Signore di aiutarlo a ritornare ad
un’esistenza più ligia e di sconfiggere il diavolo che tramite la sua amata lo
provoca a commettere peccati. Il problema del rimorso e del pentimento sboccia
in un’analisi in cui viene descritto il passato,come tempo della debolezza e
dell’errore e il futuro come attesa della liberazione e del riscatto .Il
sonetto viene strutturato come una preghiera a Dio, in cui l’invocazione ad
Egli viene seguita dal ricordo del tempo perduto nel vaneggiamento e nella
colpa;l’opera si apre e si chiude facendo riferimento a due preghiere
importanti(Padre nostro e il Miserere) per rafforzare l’idea spirituale.
Ed
è proprio grazie a questi due testi che riusciamo a scorgere il conflitto
interiore del Petrarca,il quale si trova continuamente combattuto fra il
richiamo dei beni terreni e il bisogno a condurre una vita più pura indirizzata
alla salvezza interiore. Una battaglia attraverso la quale il poeta non
riuscirà a trovare pace,vedendo anche nella morte solamente tempesta,al
contrario di Dante che, scrivendo la Commedia, riuscirà a giungere ad una
purificazione.
Figure
Retoriche:
Dal
1° al 3° verso: dal primo rigo sino a giunto è enumerazione.
Al
4° verso: dato che gli occhi non possono legare vi è una metafora.
5°
verso: enjambement
6°
verso: personificazione di amore.
7°
verso: anafora.
8° verso: metafora,
dolore d'amore come piaga.
9°
verso: enjambement.
11°
verso: enumerazione per polisindeto, anafora.
12°
verso: enjambement.
13°
verso: chiasmo fra nome e pronome
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